La Corte di Cassazione, Sez. V, con la sentenza n° 9006/2022 del 21 marzo 2022, si è pronunciata in materia di responsabilità amministrativa degli enti, con specifico riferimento all’ipotesi di esenzione della società.

Nel caso sottoposto alla Corte una società era chiamata a difendersi dal reato di lesioni colpose in violazione della disciplina antinfortunistica.

I Giudici della Suprema Corte affermano, cambiando orientamento, che l’estinzione della società, con successiva cancellazione della stessa dal Registro delle Imprese, non è assimilabile alla causa di estinzione del reato consistente nella morte del reo, di cui all’articolo 150 c.p., non essendo, pertanto, esclusa la responsabilità della società.

Alla base della pronuncia la Corte pone due argomentazioni: da un lato, il legislatore ha previsto un catalogo tassativo di cause estintive della responsabilità degli enti, non estendibile per via giurisprudenziale, dall’altro lato, le Sezioni Unite hanno in precedenza affermato che il fallimento della società non ne elimina i profili di responsabilità, ed il fallimento non può essere distinto dalla cancellazione dal Registro.

L’estinzione della persona giuridica, nelle società di capitali, comporta il passaggio della titolarità dell’impresa ai singoli soci. Pertanto, nel caso di commissione di un reato presupposto dal quale la società abbia tratto un interesse o un vantaggio, la responsabilità amministrativa dell’ente non si azzera, ma si trasferisce in capo ai soci.